I Mezzelfi nascono dall’unione tra elfi e umani, portando in sé una duplice eredità che li rende allo stesso tempo affascinanti e marginali. Il loro aspetto attraversa l’abbraccio di due mondi: mediamente alti come gli umani, ma più snelli; la pelle, spesso delicata e pallida, tradisce in certi casi origini elfiche, così come le orecchie lievemente appuntite; la postura, le movenze e la grazia, invece, ricordano il retaggio feudale dell’altro genitore. Vivono più a lungo degli umani, talvolta fino a quasi due secoli, ma non raggiungono l’immortalità elfica.

Nella mente del Mezzelfo si intrecciano curiosità umana, desiderio di libertà e il rispetto armonico verso la natura ereditato dagli elfi. Tutt’altro che freddi o distaccati, spesso emergono come mediatori carismatici tra le razze, grazie alla loro adattabilità e al fascino innato.

Eppure, appartenere a nessuno dei due mondi li espone a sospetti e diffidenza: in alcuni contesti vengono accolti con stima, in altri osservati con timore o emarginazione.